Oggi vi racconto il workshop di post produzione che si è tenuto il 26 e il 27 novembre presso lo Studio Fotografico di Giuseppe Contarini a Messina.

Tutto inizia come un sogno sospirato, una frase detta li’ per caso, tra amici, in uno di quei pomeriggi fatti di chiacchiere fotografiche e follie. “Vale, secondo me dovresti fare un corso sulla post-produzione!”. Peppe me lo ripeteva di continuo. Ed in effetti molti altri amici e colleghi, nel corso degli ultimi cinque anni, mi avevano suggerito la stessa cosa molte volte.

Ogni cosa trova la sua maturazione al tempo giusto. L’entusiasmo di Giuseppe, giorno dopo giorno, mi ha fatto capire che forse avevo davvero qualcosa da dare. Ad un certo punto l’ho deciso e ho iniziato a produrre tutti i contenuti per la classe.

Insomma, da idea diventa certezza e lanciammo il workshop ad ottobre. L’ entusiasmo che ho raccolto mi ha davvero colpita. Mi sono resa conto che c’è un buco immenso in questo settore dalle nostre parti e che per molti fotografi l’aspetto della post-produzione rappresenta ancora un tasto dolente.

Un’esperienza intensa tra condivisione e amicizia

Il sostegno dei miei amici più cari è stato fondamentale. Essere trainer di un workshop significa offrire qualcosa di te a qualcuno che ti ritiene all’altezza, che investe su di te per accrescere la propria formazione. Sapevo di avere le competenze necessarie ma la sfida era trovare il modo di trasmetterle. A breve condivideremo i feedback dei corsisti e cosi’ scopriremo se ci sono riuscita.

Da parte mia posso dirvi che ho colto sguardi appassionati, gente entusiasta ed incantata. Capire come e perchè intervenire su un’immagine, come renderla fedele al messaggio che intendiamo trasmettere, esplorare gli strumenti che abbiamo a disposizione per farlo: era come fare una passeggiata in uno psichedelico parco dei divertimenti. Siamo tornati tutti “bambini” felici con in mano il giocattolo nuovo. E non è forse questo il modo per restare vivi? Scovare quelle cose che continuano a farci sentire in quel modo? Con la fiammella della fanciullezza che ci fa saltare letteralmente dal pavimento per l’eccitazione della scoperta?

Non sono mancate le risate, la focaccia e la birra (a Messina è d’obbligo) e le amicizie che nascono o che si rafforzano. Ne siamo usciti tutti arricchiti e nuovi.

Grazie ancora al mio amico Giuseppe Contarini per aver creduto in me talmente tanto da aver convinto pure me. Alla mia amica make-up-artist Sara Bozzoni per accettare sempre tutte le proposte che le faccio, a scatola chiusa, con gioia ed entusiasmo sempre accesi. A tutte le persone che mi hanno dato fiducia e sono venute a sentire ciò che avevo da dire. Questo è solo l’inizio, ci vediamo alla prossima edizione!

Vi racconto il workshop di post produzione