Sicilia mia madre: dono di Dio
Theodosia
Quando Dio soffiò la vita sulla terra
la foresta ebbe in dono Theodosia.
Il suo candido corpo di velluto
fu forgiato dal rigoglioso albero della vita.
Di rosso sangue la natura dipinse i suoi capelli,
affinché nell’ardore e coraggio affrontasse il suo destino.
Dolce bozzolo ancora dormiente, avvolta tra tulle e fiori,
con gli occhi cinti da una benda ornata di petali e rose bianche.
Al primo sorger del sole,
si sgrovigliò la garza e tramontarono i boccioli.
Bastò un suo labile sospiro per incantare la natura,
‘che questa per benedire il dono di Dio
intonò un concerto d’amore infinito.
Theodosia danzava sulle note della foresta
con il canto delle foglie che si abbracciavano,
Il polline che dai fiori soffiava li’ per la via,
il vento che incideva le rocce sibilando un dolce pianto.
Poi nel sentiero che dalla vista non si scorgeva fine
prese lungo il passo incontro alla sua sorte
lasciando sola la foresta inebriata dal suo ballo
giurò ardore e coraggio per onorar la vita,
‘che solo col viaggio prende senso davvero,
giacché quando non muta non si vive realmente.
Theodosia è il primo capitolo del mio progetto fotografico e letterario “Sicilia mia madre”.
“Sicilia mia madre” racconta il viaggio interiore alla scoperta della mia identità. Tutto ha luogo a partire dall’intuizione che, per capire chi io sia davvero, debba anzitutto conoscere a fondo la terra di cui sono figlia, la mia Sicilia. Questo perché in essa sono presenti le stesse contraddizioni e gli stessi tormenti che animano il cuore di ogni siciliano.
Il mio viaggio inizia con questa presa di coscienza: c’era bisogno di perdersi tra mille pieghe composte di una sostanza a metà tra il sogno e la realtà, l’esoterismo e la menzogna, andando alla ricerca e alla scoperta delle tante Sicilie, ovvero delle tante sfumature della mia stessa identità.
In ognuno di questi racconti fotografici svelerò i miei volti e i colori del mosaico Sicilia.
“Theodosia”, che in greco vuol dire “dono di Dio”, è l’inizio del viaggio e racconta essenzialmente il mio amore per ciò che madre natura ci ha offerto, una cosi’ radiosa e fiorente terra come la Sicilia. Theodosia rappresenta la natura, la Sicilia, la vita stessa. Essa viene al mondo attraverso un soffio vitale di Dio che la innesta nelle radice dell’albero della vita. Il tema della nascita qui mi è caro perché questo progetto rappresenta per me una sorte di punto di ripristino della mia intera carriera artistica.
Il “venire al mondo”, come una sorta di “resurrezione dal buio” (la garza che impone la cecità e che poi si scioglie per dar spazio alla luce) è un processo interiore di accettazione dell’urgenza della crescita e del cambiamento (‘che solo col viaggio prende senso davvero, giacché quando non muta non si vive realmente) perché la vita va vissuta appieno senza aver paura di assumersi il rischio di cadere, di sbagliare, di perdersi.
Ed è per questo che Theodosia si mette in viaggio, anche se non sa dove la porterà il cammino, anche se alle spalle lascia una foresta incantata che intona un concerto d’amore per lei. Perché il viaggio, intenso metaforicamente come “il percorso di un’intera esistenza” è l’unica scelta che ha per onorar la vita che gli è stata data.
CREDITS
Photo di Juna Photography by Valentina Pellitteri
MODEL: Maria Celeste Corona
HAIR STYLIST: Giorgia Moschella
MUA: Sara BozzoniLOCATION: Colli di San Rizzo, ME