Paesaggi siciliani
Da un pò di tempo a questa parte riesco a capire il vero significato di molte “lezioni” che ho sentito fin da quando ho iniziato ad interessarmi seriamente alla fotografia: “osservare la luce”, “scrivere con la luce”, “luci e ombre”, “l’occhio del fotografo!”; E’ assurdo lo so, sono almeno 4 anni che mi occupo di fotografia, sebbene solo negli ultimi sei mesi in maniera più seria, ma soltanto negli ultimi giorni è avvenuto quello che definisco “uno scatto in avanti” nel vero assorbimento di alcuni concetti fondamentali. E’ come se finalmente adesso li avessi fatti miei, interiorizzati, digeriti.
Adesso quando sono in auto o semplicemente cammino per la strada, il mio modo di guardare le scene che ho davanti è del tutto diverso; Non posso fare a meno di notare come la luce colori tutte le cose che ho davanti e come ne definisca i contorni, il volume. Se la strada è appena bagnata dopo la pioggia, le luci dei fanalini posteriori delle automobili dipingono l’asfalto come vernice rossa dopo una spennellata su una tela. Se siamo quasi all’imbrunire (ora del giorno che in assoluto preferisco) quello che può succedere davanti ai nostri occhi ha dell’incredibile ed è assolutamente meraviglioso quando finalmente li hai allenati sufficientemente per notarlo, per scorgere tutti quei colori saturi che si battono per un posto tra il giorno e la notte.
Ieri, mentre mi dirigevo verso Catania alle 16 e 30 del pomeriggio circa, appare di fronte a me in tutta la sua bellezza un sole calante che colora di arancione le nuvole, lasciandosi tutto intorno un mescolarsi di inteso blu, magenta e rosso. Il verde delle praterie, gli alberi e la vegetazione tutta intorno apparivano ancora più brillanti.
Ho preso la mia reflex e con un bel 35 mm ho iniziato a scattare. Avevo la luce intensa del sole davanti e volevo coglierla senza rinunciare a tutto il contorno, evitando di sottoesporre troppo. Sapevo già come elaborare in RAW, passo assolutamente necessario per riportare in luce quei colori brillanti che vedevo con i miei occhi. Ed ecco il risultato: