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Fotografare la mia Sicilia

17 Febbraio 2021

Fotografare la mia Sicilia è sempre un vortice di pure emozioni. Spesso di conflitti, di battaglie intestine. Mi perdo sempre di fronte quei paesaggi sconfinati e troppo spesso tristi. E riecheggia in me lo stesso velo di malinconia, come un richiamo di dolore, di smarrimento.

Da come dipingi un paesaggio riveli il tuo stato d’animo

Non è un segreto per nessuno. Quando proviamo a disegnare un paesaggio (o qualsiasi altra cosa), stiamo proiettando verso l’esterno il mondo che chiudiamo dentro. Lo stesso accade in fotografia.

Durante una passeggiata con Alessandro mi sono ritrovata a scattare delle foto molto intense dello scenario che mi si spalancava davanti: lo stretto di Messina, con le Isole Eolie in bella vista che “Stromboli” sembrava di poterla toccare. C’era vento forte che quasi non riuscivi a camminare. Alessandro mi ha scattato qualche foto.

Guardarmi dentro…

Era una di quelle giornate in cui ti senti “brutta”, non hai voglia né di truccarti né di farti per bene i capelli. E in queste foto viene fuori il ritratto dei miei stati d’animo del momento: un pò stanca, smarrita, in attesa di nuove prospettive e cambiamenti. Mi vedo come un operaio stanco che sta mettendo a posto i mattoncini della propria casa, uno dopo l’altro, senza sosta. Madido di sudore, la schiena a pezzi. E continua.. continua. Sa che prima o poi quella “casa” sarà pronta e allora potrà lavarsi la terra di dosso, sedersi e sorseggiare un calice di buon vino in santa benedetta pace.

Allo stesso tempo ritrovo lo sguardo di quando ero bambina. C’era una foto, avevo quattro anni, un primo piano stupendo. Scattato molto probabilmente dal mio caro zio Salvo, l’unico che a quei tempi avesse sempre appresso una macchina fotografica. Erano gli anni 80′. Ed in quel ritratto di bambina c’era quello sguardo. Non saprei definirlo bene, ma era fatto di speranza e paura, di sogni, di purezza.

Rivedere gli stessi occhi nelle foto di Alessandro, oggi che ho quasi trentasei anni, mi fa davvero impressione.

[…] e ho la faccia di quando ero piccola piccola.. mi fanno tenerezza queste foto.

Mi vedo un pò smarrita ma allo stesso tempo… “sana”. So che ritroverò la mia strada… vedo quel luccichio negli occhi e fin quando sarà li’ io sarò me stessa. Amo queste foto… vorrei che le persone potessero provare quello che provo io quando ho la fortuna di avere una foto intensa anche se coi capelli scomposti, i brufoli o lo ciccia. Vorrei che le persone potessero vedere aldilà di quell’involucro.. cosi’ come io vedo tutta l’intensità che hai messo in questi scatti. ❤️

Messaggio per Alessandro dopo il nostro tour.

Oggi una delle persone più care della mia vita, Rosa, mi ha detto che dalle ultime foto che ho pubblicato si evince smarrimento e tristezza, oscuramento. Mi ha colpito come fosse cosi’ evidente. Ma forse è lei che mi conosce talmente bene da scorgerlo. O forse a lei, che è cosi’ acuta ed esperta d’arte, non poteva di certo sfuggire il nesso tra il mio umore e le mie foto.

Ad ogni modo, queste foto sono note di musica classica che vibrano tra le corde del mio cuore. Tristi, malinconiche che siano, per me restano bellissime ed intense. E per questo voglio condividerle con voi, insieme alla storia che le accompagna.

Fotografare la mia Sicilia…

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