Egadi workshop 2022 a Marettimo
Questa è sicuramente una delle esperienze più intense e dure che abbia vissuto negli ultimi due anni. Decido di partire per il workshop delle Egadi 2022 nonostante i miei problemi di salute e con un “Che Dio me la mandi buona” in valigia, vado incontro a quel viaggio tutto interiore che mi avrebbe lasciato un segno, per sempre. O forse dovrei dire “che mi avrebbe lasciato il vuoto”. Perché violentemente a Marettimo ci siamo schiantati contro noi stessi e ne siamo rimasti annientati.
Ma è un vuoto bellissimo. Suona di nuove opportunità. E Dio solo sa quanto io ne abbia bisogno adesso. Un nuovo inizio, nuovi propositi, nuove idee. Ma soprattutto nuovi occhi. Buffo da dire adesso, dopo aver sentito Angelo Turetta dire molte volte “gli occhi sono i più grandi mentitori”;
Mi sento come un foglio bianco su cui posso riscrivere. Ed è bellissimo. Scioccante, ma bellissimo.
Da qui voglio ripartire allora. Voglio ripartire dagli insegnamenti atrocemente stupendi di Toni Thorimbert, che ci ha insegnato ad accettare la perdita e annientare la dimensione nascosta che c’è tra noi e i soggetti che vogliamo ritrarre.
Dalle lacrime versate mentre scorrevano le immagini di Fausto Podavini, la cui strabiliante forza poetica e visionaria ci ha lasciato semplicemente senza fiato. A lui devo la felicità di riscoprire che mutare pelle è giusto ed è bello, che ci si può reinventare sempre, che “chissenefrega” della coerenza… io rincorro emozioni sempre nuove.
Ad Angelo Turetta devo la gioia di riscoprire quanto in fondo la fotografia sia semplice. Quanto sia splendido quel dondolio emotivo da cui ci lasciamo trasportare, lavorando sull’errore, togliendo per dare e arrivare alla sintesi dell’emozione.
E poi Vincenzo Carpineta, che mi ha trafitta e fatta sentire piccolissima. Perché i suoi occhi continuano a essere dolcissimi nonostante tutte le cose che ha visto e fatto, nonostante tutta la luce… che gli è passata davanti.
Emanuele Crialese, tanta tanta maestria, coraggio, umanità, intelligenza, capacità di donarsi. E poi Tony Gentile, Francesco Faraci, Francesca Floris, Petar Jurica e tutti i compagni di viaggio.
Oggi sono vuota. Ed è bellissimo. Ora posso riempire… di belle cose. Di cose… vere. Di cose… mie.
Ciao Valentina, avevo letto del ws , peccato che non sia riuscito ad iscrivermi, mi sarebbe piaciuto, vorrei dedicare più tempo alla fotografia, il lavoro me lo impedisce , sono sicuro che è stato affascinante ed emozionante.
In bocca al lupo.
Caro Francesco il workshop è stato mozzafiato. È un’esperienza unica. Ti auguro di trovare il modo di coltivare la tua passione. Un abbraccio.