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31 Dicembre 2020

Se esiste la foto perfetta? Quella che un fotografo cerca per tutta la vita? Non saprei dirlo. Ma se proprio dovessi sforzarmi di descriverla allora direi che una foto perfetta è un insieme di ingredienti unici;

Premesso che per me poter definire “perfetta” una foto ha senso solo nell’ambito del reportage, proprio perché qui conta il sincronismo con cui il corpo che cattura è collegato a quello che si muove. Le foto di studio o di posa in generale sono costruite, pensate, volute, e giungere alla perfezione dovrebbe essere quantomeno un requisito minimo.

Ma pensate invece al momento perfetto e il tempismo con cui la lente lo sta inquadrando “bene” (composizione buona, esposizione corretta) e il dito del fotografo fa click, proprio nell’istante in cui quel meraviglioso momento sta accadendo e la purezza e la sincerità di quel brivido è congelata per sempre, nella sua intima e soggettiva percettibilità. Non si tratta di esprimere una verità oggettiva, questo è chiaro, ma di congelare in un istante esatto qualcosa nel momento in cui accade, cosi’ come il tuo cuore lo respira.

La combinazione giusta di tempi, composizione e luce unitamente ad elementi come bellezza della location e del soggetto e dei movimenti può dar vita, si’, alla foto perfetta. E in 3 anni che faccio questo lavoro ad oggi ritengo di averne una. Una sola foto perfetta. A fronte di migliaia di foto scattate fino ad oggi, questa è per me la mia unica foto perfetta:

BEHIND THE SCENES

Sofia è una creatura speciale. E’ un’anima connessa alla natura. Quando lei cammina tutti gli elementi naturali intorno sembrano convergere verso di lei, come un richiamo forte, un riconoscersi. Lei ama il mare ed è infatti bella e forte come un’onda. E’ libera, come le nuvole, odora di buono, come un viale in fiore.

E’ una persona davvero rara. Ama camminare a piedi nudi su sentieri di ciottoli, sabbia, terra e pietre. E’ resistente ad ogni tipo di intemperie perché il suo corpo è fatto della stessa materia del cielo, del sole e della pioggia. Lei parla con il vento.

Sofia era li’, mentre pioveva all’Isola Bella, ed era felice. Danzava, aspettando che le onde infrangessero il molo. C’era freddo ma a lei non sembrava importare. Anzi aveva persino voglia di togliersi la giacca e le scarpe, per sentirsi addosso tutta quella vita, abbracciarla in un delicato e intimo passo di danza.

Io ero li’. E davanti a me accadeva quest’incontro. Il mare si avvicinava per concederle un bacio, poi un altro. E lei gioiosa ricambiava quell’amore, con leggiadria ed eleganza.

E poi accadde che in quell’istante in cui Sofia spalancò le sue ali, il mare allungò un’onda per sfiorarla ed io fui capace di rinchiudere in uno scatto quella magia, per sempre. 

Ricordo che chiamai Sofia saltando come una matta e quando anche lei vide l’immagine sul monitor della camera cominciammo a salterellare insieme, sotto la pioggia, per la poesia che era stata scritta in un istante di eterna bellezza. Esiste la foto perfetta? forse si.

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